
le mie collaborazioni
non tantissime, ma a mio parere significative, ecco una breve carrellata
tactus
rivista giapponese di musicologia
[...] Esiste uno stretto legame tra l’espressione soggettiva e il mezzo sonoro. L’uomo ha da sempre trovato nel suono un potente intermediario, il veicolo portante per ogni genere di comunicazione. Presso i popoli primitivi, la prepotenza del tuono ha simboleggiato molto spesso la voce della divinità, così come il fischiare del vento o l’assordante violenza dell’uraganoi. La divinità è sempre comparsa agli uomini attraverso il suono e attraverso il suono si è poi allontanata. Il silenzio rappresenta il vuoto, il nulla. Le divinità rifuggono il silenzio, perché il silenzio assoluto è la negazione stessa dell’esistenza. Ogni suono può essere interpretato come espressione di qualcosa di ben preciso. Ogni suono diventa, attraverso la mediazione della simbologia, ben definito, chiaro, efficace. Nel Faust, l’arrivo di Mefistofele è preceduto dal suo sgraziato e assordante fischio, tanto che durante la prima rappresentazione della trasposizione musicale di Arrigo Boito dell’opera di Goethe, i fischi del demonio hanno offerto al pubblico il pretesto per replicare amplificandoli, trasformando la rappresentazione in un fiasco colossale. Il fischio, quindi, come raffigurazione del maligno, ma anche come indice di malcontento, di disapprovazione [...]

bioguida
rivista pubblicata a Trieste, molto sensibile al benessere psicofisico
[...] da quanto scritto finora, risulta piuttosto ovvio come la musica, ovvero il suono, possa indurre o veicolare stati d'animo ed emozioni, agendo attraverso il canale uditivo che trasmette il messaggio sonoro al cervello. Ciò che forse è meno ovvio è il fatto che il suono possa giungere al cervello anche attraverso l'epidermide, le ossa e gli organi interni. La famosa percussionista Evelyn Glennie, sorda dalla nascita, risulta essere una delle musiciste più interessanti degli ultimi anni. In questo caso la sordità ha costretto Glennie ad acuire la percezione sonora attraverso l'uso delle vibrazioni che, dalla pedana di legno, si trasmettono ai suoi piedi. La percezione vibratoria è forse meno evidente di quella uditiva, ma gli effetti, in particolare delle basse frequenze, sono altrettanto e forse più significativi [...]

deep listening
rivista di musica elettronica e contemporanea
[...] In senso metaforico si potrebbe considerare la struttura alla stregua di una stanza vuota. Al suo interno ci si può muovere a piacimento. Percorrerla in lungo e in largo, distendersi, camminare con le mani, saltellare, rimanere immobili, arrampicarvisi lungo le pareti. Tutto. Al suo interno non ci sono limitazioni. Ciò che conta è non uscire mai. L’unico modo per poterlo fare è usare la porta. Ma la porta dà su un’altra stanza e quindi su un’altra struttura. Le modalità della nuova struttura possono essere le stesse (nel caso di una stanza uguale), o diverse. La forma della stanza può essere differente, le pareti rivestite di un altro materiale, o più semplicemente dipinte con un altro colore. Qualsiasi variazione nella struttura porta a un’inevitabile variazione delle valenze espressive.
All’interno di una stessa struttura agiscono comunque altre strutture (micro-strutture), che si identificano con le strutture interne di chi agisce. Queste, a loro volta, concatenate fra loro, tramutano il pensiero in azione [...]

braining
rivista pubblicata dal Centro di RIcerca C.A.R.M.A. che si occupa di realtà virtuale a scopo terapeutico
La base degli sviluppi della vibroacustica intesa come scienza che utilizza le vibrazioni sonore in bassa frequenza per intervenire su patologie e disturbi, va ricercata nella scoperta del norvegese Olav Skille, il quale, nei primi anni ottanta, partendo dal semplice postulato che un essere umano disteso per un certo periodo di tempo in prossimità di una fonte sonora che generasse musica a ritmo lento, privo di percussioni e di suoni acuti, potesse essere indotto a una sorta di rilassamento generale, posizionò degli altoparlanti nella parte inferiore di un lettino da massaggi e dopo aver fatto distendere i volontari, li sottopose per periodi di tempo che variavano da cinque a sessanta minuti a questo bagno sonoro. Le persone dichiararono che le vibrazioni percepite meglio a livello corporeo erano quelle dei suoni prodotti da strumenti quali il contrabbasso o il fagotto [...]
